Quando si seminano i piselli: ecco il periodo ideale

Avere la fortuna e il privilegio di poter coltivare un orto domestico è una possibilità che non tutti possono permettersi. Tuttavia, come accade per ogni attività che si desidera svolgere con successo, è necessario dedicare tempo, attenzione e una buona dose di pazienza affinché le piantine crescano sane, forti e offrano risultati davvero gratificanti. Se si è alle prime armi e non si ha molta esperienza nel campo della coltivazione, è consigliabile iniziare con qualcosa di semplice e poco impegnativo, come ad esempio le erbe aromatiche, che sono facili da gestire e danno subito soddisfazione.

Una volta acquisita un po’ di dimestichezza e sicurezza, si può pensare di ampliare il proprio orto casalingo introducendo colture più impegnative, come fiori ornamentali particolari o addirittura varietà di frutta e legumi. In questo contesto, una delle piante più semplici da coltivare è sicuramente quella dei piselli: questa specie, infatti, non teme particolarmente le basse temperature, si dimostra molto resistente alle avversità e offre buoni raccolti anche a chi non ha molta esperienza. I piselli, inoltre, sono estremamente versatili in cucina e si prestano a molte preparazioni.

I piselli possono essere utilizzati come contorno sfizioso, come ingrediente principale per la preparazione di primi piatti ricchi di sapore o ancora per realizzare creme e vellutate dal gusto delicato. Sebbene spesso vengano considerati una verdura, soprattutto per via del loro colore verde acceso, è importante ricordare che i piselli sono in realtà legumi e, come tali, apportano tutti i benefici nutrizionali tipici di questa categoria alimentare, tra cui un buon contenuto di proteine vegetali, fibre e sali minerali.

La semina e il terreno

Per procedere con la semina dei piselli, è sufficiente utilizzare il terreno dell’orto oppure il terriccio di un vaso, nel caso si voglia coltivare la pianta in casa o su un balcone. È importante non interrare i semi a una profondità superiore ai 3 centimetri, per favorire una corretta germinazione. Poiché i piselli tendono a svilupparsi in piccoli filari, è fondamentale ricordare di lasciare almeno 20 centimetri di distanza tra un seme e l’altro, così da garantire a ciascuna piantina lo spazio necessario per crescere senza ostacoli.

Tra una fila e l’altra di piselli, invece, è consigliabile prevedere uno spazio ancora maggiore, compreso tra i 70 e gli 80 centimetri, per assicurare alle piante e ai futuri baccelli un ambiente arioso e privo di competizione per le risorse. In questo modo, ogni pianta avrà la possibilità di svilupparsi in modo ottimale. Per quanto riguarda il periodo migliore per la semina, è preferibile effettuarla durante il pieno autunno, quindi nei mesi di ottobre o novembre, quando le temperature sono ancora miti.

Nonostante le piante di pisello siano generalmente in grado di sopportare bene il freddo invernale, è comunque consigliabile attendere la primavera per la semina nelle zone in cui l’inverno si presenta particolarmente rigido e le gelate sono frequenti. In questi casi, il periodo ideale per seminare va dalla fine di febbraio fino a marzo, così da offrire ai piselli condizioni climatiche più favorevoli e temperature più miti, che favoriscono una crescita sana e vigorosa delle piantine.

Crescita e cura

Grazie alla profondità di semina contenuta, che non supera i 3 centimetri, e a una velocità di germinazione piuttosto elevata, è possibile osservare le prime piantine di pisello spuntare dal terreno già dopo circa dieci giorni dalla semina, a patto che il terreno venga mantenuto costantemente umido attraverso annaffiature regolari. La varietà di pisello scelta influisce notevolmente sul ciclo di crescita: si distinguono infatti varietà nane, mezza rama e rampicanti, ciascuna con caratteristiche e tempi di sviluppo differenti.

La varietà rampicante, in particolare, presenta un ciclo colturale più lungo rispetto alle varietà nane e mezza rama, ma in generale il periodo che intercorre dalla semina alla raccolta può variare dagli 80 ai 120 giorni, a seconda delle condizioni climatiche e della tipologia di pianta. Durante la stagione primaverile, il ciclo tende ad accorciarsi e può durare circa due mesi e mezzo, grazie alle temperature più miti e alle giornate più lunghe.

Nel caso in cui la semina venga effettuata in autunno, invece, il ciclo di crescita può prolungarsi fino a quattro mesi, a causa delle temperature più basse che rallentano lo sviluppo delle piante. Per chi desidera seguire le tradizioni agricole e rispettare il calendario lunare, è consigliato seminare durante la fase di luna crescente, poiché si ritiene che questa fase favorisca la crescita di tutti gli ortaggi che producono semi e frutti.

Raccolta

Durante il loro ciclo di crescita, le piante di pisello rilasciano azoto nel terreno, un elemento essenziale per mantenere la fertilità del suolo. Per questo motivo, la coltivazione dei piselli è particolarmente indicata nelle rotazioni colturali, poiché contribuisce a migliorare la qualità del terreno per le colture successive. Oltre a ottenere legumi freschi, genuini e ricchi di proprietà, si apporta così un beneficio duraturo all’orto stesso, arricchendo il suolo di nutrienti preziosi.

La raccolta dei baccelli di pisello avviene generalmente tra i mesi di maggio e giugno, ma prima di procedere è importante esaminare attentamente i baccelli per verificare che siano effettivamente maturi: dovrebbero apparire ben gonfi, turgidi e completamente riempiti, segno che i semi all’interno hanno raggiunto la giusta dimensione. Se i baccelli risultano ancora poco sviluppati, è preferibile attendere qualche giorno o anche una settimana in più, affinché i piselli raggiungano la maturazione ottimale e presentino un colore verde brillante e una consistenza tenera.

È importante evitare anche l’errore opposto, ovvero quello di raccogliere i baccelli troppo tardi: in questo caso, la buccia esterna tende a ingiallire e i piselli all’interno diventano duri, fibrosi e poco gradevoli al palato, risultando inadatti alla preparazione di piatti gustosi. Quando sulle piante non si notano più né fiori né nuovi baccelli in formazione, significa che il ciclo produttivo della coltura si è concluso e che è giunto il momento di rimuovere le piante residue dall’orto.

Uso e consumo

Sgranare i piselli insieme ai bambini rappresenta un’attività divertente, educativa e coinvolgente, che permette di apprezzare ancora di più il sapore dei legumi una volta portati in tavola. Come accade per tutte le piante coltivate con le proprie mani, i piselli dell’orto domestico si distinguono per un gusto particolarmente intenso, una freschezza impareggiabile e una dolcezza che difficilmente si ritrova nei prodotti acquistati al supermercato. Spesso è sufficiente lavarli accuratamente e sbollentarli per pochi minuti per gustarli al meglio.

In alternativa, i piselli possono essere utilizzati in una grande varietà di ricette, adattandosi a ogni tipo di preparazione: dalle vellutate cremose al riso alla cantonese, dalla pasta con piselli al classico contorno arricchito con pancetta, questi legumi rappresentano una fonte di nutrimento ideale sia per i bambini che per gli adulti. Sono particolarmente indicati per chi soffre di pressione alta o ha problemi di colesterolo, poiché aiutano a tenere sotto controllo i livelli di trigliceridi e contribuiscono al benessere generale dell’organismo.

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